Una storia d’amore tra Mantova e Venezia
Musica di Antonio Vivaldi e testo di Angelo Manzotti
Rappresentazione in forma semiscenica
Ensemble musica ritrovata
Carlo Steno Rossi concertazione e direzione al cembalo
Note di regia
Non è stato certamente difficile preparare l’allestimento di questo spettacolo poiché il testo e le parole rendono già tutto quanto c’è da sapere tra i due protagonisti. Potrebbe trattarsi di una nebbiosa sera mantovana nella quale Anna Girò tornata a Mantova, nella sua casa natale, rievoca a dieci anni dalla morte del compositore, i momenti meravigliosi vissuti con lui. Ed ecco il fantasma di Vivaldi che si fa vivo, che le parla, che condivide con lei quell’ultima estasi spirituale e il rapimento d’amore, di un amore mai finito. Ho corredato lo spettacolo con una scelta di arie che ci restituiscono i vertici della produzione vivaldiana e il fascino straordinario dell’epoca barocca.
I costumi di Giampaolo Girelli, creati appositamente per lo spettacolo restituiscono tutto il gusto e la moda raffinata dell’epoca, assieme alle parrucche reallizzate dal grande Alessio Aldini per l’occasione. Al termine Anna Girò rivelerà il suo vero nome e lo strazio che ancora porta nel cuore dopo molti anni. Una figura di Donna che va oltre “l’amante”. Una Donna vera con una personalità e una passione che la colloca tra le vere Muse della storia della Musica.