Composta da Prokof’ev fra il 1941 e il 1944 su commissione del Teatro Kirov (oggi Mariinskij) di San Pietroburgo sull’onda del successo di Romeo e Giulietta, Cenerentola andò in scena per la prima volta al Teatro Bol’sˇoj di Mosca il 21 novembre 1945 con la coreografia di Rostislav Zacharov. Basata su uno scenario di Nikolaj Volkov tratto dalla fiaba Cendrillon di Charles Perrault, la partitura di Prokof’ev unisce a una grande ricchezza di spunti lirici quasi Čajkovskiani una sottile ironia che permette di passare senza soluzione di continuità dal meraviglioso della fiaba magica all’umorismo della satira sociale.
Dopo le riletture di Frederick Ashton (1948), Maguy Marin (1985), Rudolf Nureyev (1986) e John Neumeier (1992), anche Jean-Christophe Maillot, dal 1993 coreografo-direttore dei Ballets de Monte-Carlo, si è cimentato nel 1999 con il lavoro di Prokof’ev, esaltandone da un lato gli elementi realistici e comici (ma mai grotteschi) nella rappresentazione della matrigna, delle sorellastre e della corte del principe, prigionieri del culto artificiale di una bellezza vuota e sofisticata, dall’altro l’elemento profondamente umano che è alla base della fiaba magica come viaggio iniziatico dall’adolescenza all’età adulta.