Lo spettacolo riceve il supporto della Agency for Cultural Affairs Government of Japan
Nell’estate del 1707 uno Händel appena ventiduenne presentò a Roma il suo primo oratorio su libretto del cardinale Benedetto Pamphilj. Bellezza (soprano) vive sotto l’incantesimo di Piacere (soprano) finché Tempo (tenore) e Disinganno (contralto) la convincono a imboccare una nuova via di pentimento e devota austerità. Composto di due parti, comprende alcune delle più belle arie händeliane (in particolare l’ammaliante “Lascia la spina”), passi virtuosistici per l’organo (destinati allo stesso Händel) e per il primo violino (parte scritta espressamente per Arcangelo Corelli, direttore della prima esecuzione). Il trionfo del Tempo rimase per Händel una sorta di magazzino da cui attinse per altri lavori in non meno di 30 occasioni.
con sopratitoli in italiano
nuovo allestimento Fondazione Teatro La Fenice
prima rappresentazione veneziana