L’autunno si apre all’insegna della danza con tre appuntamenti.
Si comincia con Cenerentola, l’iconica coreografia di Jean-Christophe Maillot portata in scena da Les Ballets de Monte-Carlo. Considerata una delle creazioni più celebri della compagnia, l’opera – presentata per la prima volta nel 1999 alla Salle Garnier dell’Opéra de Monte-Carlo – rappresenta un punto di svolta nella storia del balletto monegasco. La versione firmata da Maillot è una riflessione poetica sul lutto e sull’eredità emotiva lasciata da chi ci lascia. Attorno alla protagonista ruotano tre figure femminili – la matrigna e le sorellastre – sensuali e manipolatrici, mentre la Fata incarna la memoria luminosa della madre. Le musiche di Sergej Prokof’ev saranno eseguite dall’Orchestra del Teatro La Fenice, diretta da Igor Dronov. Scene di Ernest Pignon-Ernest e costumi di Jérôme Kaplan completano l’allestimento. Cinque le repliche al Teatro La Fenice: 18, 19, 20, 21 e 23 settembre 2025.
Dal 3 al 5 ottobre il sipario del Teatro Malibran si alza su España, spettacolo della Compagnia Larreal del Real Conservatorio Profesional de Danza Mariemma. Rinomata per custodire e rinnovare da oltre ottant’anni la tradizione della danza bolera, la compagnia presenta sei coreografie ispirate ai ritmi e ai colori della cultura spagnola: Mosaico barroco, Sevillanas de autor, Amalurra, Entre cuerdas, Requibro e Nada más y nada menos, firmate da coreografi come Antonio Pérez, Irene Tena, Eduardo Martínez, Axel Galán e Miguel Fuente.
Chiude il ciclo la Pockemon Crew, una delle crew hip hop più premiate a livello internazionale, in arrivo al Teatro Malibran il 10 e 11 ottobre. Fondata alla fine degli anni ’90 davanti all’Opera di Lione, la compagnia guidata da Riyad Fhgani presenta in prima assoluta Hashtag Déclic, una nuova creazione che riflette sulla dipendenza da social media e tecnologia. Musiche originali di Alice Orpheus, luci di Rudy Muet e video di Angélique Paultes accompagnano una performance carica di energia, prodotta da Association Qui fait ça? Kiffer ça! con il sostegno della Ville de Lyon e della Région Rhône-Alpes.