Pagliacci - Teatro La Fenice

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Pagliacci

Ruggero Leoncavallo
Teatro Malibran

Rappresentata per la prima volta al Teatro Dal Verme di Milano il 21 maggio 1892, Pagliacci è un manifesto della Giovane Scuola, nondimeno la truce storia narrata da Leoncavallo si sviluppa attraverso una drammaturgia musicale con caratteri, per l’epoca, alquanto innovativi, tanto che si possono considerare l’anticipazione di aspetti che si ritroveranno, rielaborati, nel teatro del primo Novecento. La caduta della cosiddetta ‘quarta parete’ – con l’apparizione fuori dal sipario del Prologo, che disquisisce sulla concezione teatrale dell’autore –, la tragica realtà che irrompe nella commedia, quando la gelosia di Canio sfocia nel duplice omicidio di Nedda e del suo amante, precorrono il ‘metateatro’ di Pirandello. Allo stesso modo, il delitto passionale, la deformità fisica come segno di perversione interiore, la squallida vita dei commedianti sono tematiche, presenti nell’atto unico, che si ritroveranno in vari autori del primo Novecento espressionista: da Berg a Hindemith, al binomio Brecht-Weill. Quanto alle maschere della Commedia dell’Arte, rievocate dalla narrazione di Leoncavallo, esse saranno, in particolare, fonte di ispirazione per compositori come Malipiero, Strauss, Busoni, Casella. Tutto ciò dimostra che, aldilà del suo immediato appeal melodico – basti citare “Vesti la giubba”, amatissima dal grande pubblico –, il capolavoro del compositore napoletano merita una più attenta valutazione.

LOCANDINA

Nedda Selene Zanetti
Canio Gregory Kunde
Tonio Dimitri Platanias
Beppe Andrea Schifaudo

 

I ruoli mancanti sono in corso di definizione e saranno pubblicati a breve

 

direttore Daniele Callegari
regia Andrea Bernard

Orchestra e Coro del Teatro La Fenice
maestro del Coro Alfonso Caiani


nuovo allestimento Fondazione Teatro La Fenice
in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Venezia

con sopratitoli in italiano

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