Comunicati Archives - Pagina 126 di 141 - Teatro La Fenice

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DEATH IN VENICE DI BENJAMIN BRITTEN Death in Venice di Benjamin Britten Death in Venice (Morte a Venezia) op. 88 di Benjamin Britten, opera in due atti su libretto di Myfanwy Piper dalla novella di Thomas Mann, andata in scena in prima europea (tre mesi dopo la prima assoluta al Festival di Aldeburgh) il 20 settembre 1973 al Teatro La Fenice, tornerà sul palcoscenico del teatro veneziano venerdì 20 giugno 2008 alle ore 19.00 (turni A1-A2), con repliche domenica 22 (turni B1-B2, ore 15.30), mercoledì 25 (turni D1-D2, ore 19.00), venerdì 27 (turni E1-E2, ore 19.00) e domenica 29 (turni C1-C2, ore 15.30). Bruno Bartoletti dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice (direttore del Coro Alfonso Caiani), il tenore Marlin Miller interpreterà il ruolo di Gustav von Aschenbach, il baritono Scott Hendricks i sette ruoli del viaggiatore, del bellimbusto attempato, del vecchio gondoliere, del direttore dell’albergo, del barbiere, del capo dei suonatori ambulanti e della voce di Dioniso, il controtenore Razek-François Bitar il ruolo della voce di Apollo. I danzatori Alessandro Riga e Danilo Palmieri saranno rispettivamente Tadzio e Jaschiu. Nei ruoli minori saranno impegnati Sabrina Vianello, Liesbeth Devos, Julie Mellor, Marco Voleri, Shi Yijie, William Corrò e Luca Dall’Amico, oltre a numerosi solisti del Coro, danzatori e mimi. L’allestimento, Premio Abbiati 2000 quale miglior spettacolo del 1999, è quello della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi e coreografia di Gheorghe Iancu. Light designer Vincenzo Raponi. L’opera sarà presentata in lingua originale con sopratitoli in italiano. Durante l’intervallo sarà possibile richiedere il rimborso dei biglietti acquistati a suo tempo per La leggenda del serpente bianco, l’opera cinese programmata in prima mondiale dal 23 al 27 luglio e rimandata a data da destinarsi per un imprevisto ritardo nella produzione. Ambientata a Venezia, città prediletta dal compositore inglese, Death in Venice è l’ultima opera di Benjamin Britten, scritta tra il 1971 e il 1973 su un soggetto desunto dalla novella omonima di Thomas Mann (1912). Il libretto fu affidato da Britten a Myfanwy Piper, sperimentata collaboratrice e moglie dello scenografo di fiducia John Piper, che ne curò il primo allestimento. Il lavoro andò in scena in prima mondiale al Festival di Aldeburgh il 16 giugno 1973 e in prima europea il 20 settembre al Teatro La Fenice di Venezia. Di tutte le opere di Britten è quella più strettamente dipendente dalle caratteristiche vocali e dalle raffinatezze stilistiche del tenore Peter Pears, storico interprete dei lavori teatrali britteniani, cui è dedicata. Evidenti sono i riflessi autobiografici: Gustav von Aschenbach e il compositore britannico hanno in comune la strenua autodisciplina, il riserbo, la vocazione artistica come passione totalizzante, il sentimento della dicotomia tra ordine e caos, bellezza e conoscenza. Altro tema fondamentale è la corruzione dell’innocenza e la colpa come fonte di dubbio interiore, che il compositore registra con implacabile sensibilità , senza indicare alcuna via d’uscita. Sul piano espressivo Britten fece ricorso a strategie diverse, dalla serialità ad elementi modali e tonali e alla tecnica del Leitmotiv, in una scrittura essenzialmente cameristica. Sono previsti tre soli cantanti: un tenore per Aschenbach, un controtenore per la voce di Apollo, un baritono che ricopre tutti gli altri ruoli, accomunati dalla loro natura di annunciatori del fato, mentre il giovane Tazio e la sua famiglia sono danzatori. Tale economia di mezzi, vocali e strumentali, accentua l’idea drammatica di fondo e si traduce in una toccante essenzialità .
LA VIRTù DE€™ STRALI D€™AMORE DI FRANCESCO CAVALLI Proseguirà anche nel 2008 la collaborazione della Fondazione Teatro La Fenice con Fabio Biondi e l’orchestra Europa Galante, volta alla riscoperta di capolavori poco eseguiti del repertorio barocco. Dopo La Didone di Francesco Cavalli (settembre 2006) ed Ercole sul Termodonte e Bajazet di Antonio Vivaldi (ottobre 2007), il 10 ottobre 2008 andrà in scena al Teatro Malibran in prima rappresentazione italiana in tempi moderni La virtù de’ strali d’amore, opera tragicomica musicale in un prologo e tre atti di Francesco Cavalli su libretto di Giovanni Faustini. Fra gli interpreti Cristiana Arcari (Erabena), Marco Scavazza (primo marinaio/Evagora), Filippo Morace (secondo marinaio/Saturno), Donatella Lombardi (Cleria/Venere), Ugo Guagliardo (Meonte), Roberta Invernizzi (Cleandra), Gemma Bertagnolli (Clito e la Fama), Lucia Cirillo (Leucippe e Clarindo), Monica Piccinini (Ericlea e Psiche), Roberto Abbondanza (Darete e Marte) e Gian Luca Zoccatelli (Mercurio). L’allestimento dello spettacolo è affidato al laboratorio integrato di regia, scenografia e costume della Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia. La prima di venerdì 10 ottobre sarà seguita da tre repliche, il 12, 14 e 16.
NABUCCO DI GIUSEPPE VERDI Nabucco di Giuseppe Verdi e avvenimenti culturali La nona opera in programma nella Stagione lirica 2008 sarà Nabucco, dramma lirico in quattro parti di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera, in scena al Teatro La Fenice a partire da domenica 19 ottobre 2008. Interpreti Leo Nucci in alternanza con Alberto Gazale (Nabucco), Roberto De Biasio (Ismaele), Ferruccio Furlanetto (Zaccaria), Paoletta Marrocu in alternanza con Alessandra Rezza (Abigaille), Anna Smirnova in alternanza con Daniela Innamorati (Fenena), Francesco Musinu (il grande sacerdote di Belo), Luca Casalin (Abdallo) e Francesca Sassu (Anna). L’opera sarà proposta nell’allestimento della Staatsoper di Vienna con la regia e scene di Günter Krämer, costumi di Falk Bauer, light designer Guido Petzold e proiezioni di Axel Block. La prima di domenica 19 ottobre sarà seguita da sette repliche, il 21, 22, 24, 25, 26, 28 e 29. Stando alle fonti – non sicurissime – di cui disponiamo, pare che la non comune vicenda di Nabucco fosse stata proposta a Verdi dall’impresario del Teatro alla Scala Bartolomeo Merelli, dopo che il giovane Otto Nicolai l’aveva sprezzantemente rifiutata dichiarando di non apprezzare «rabbia perpetua, spargimento di sangue, maledizioni, frustate e omicidi». Oltreché dalla Bibbia, il librettista Temistocle Solera, già collaboratore di Verdi per Oberto, conte di San Bonifacio e futuro estensore di Attila, attinse dal dramma Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu (Parigi 1836) e dall’omonimo ballo storico di Antonio Cortesi (Teatro alla Scala 1838). Pare assodato che Verdi abbia iniziato a lavorare all’opera non prima del maggio 1841. Quanto alla motivazione a comporre su un simile soggetto, forse proprio gli stessi aspetti criticati da Nicolai furono quelli che maggiormente stimolarono l’inventiva di Verdi: da giovane egli ricercava precisamente drammi dai contenuti ‘forti’ e dalle contrapposizioni nette, semplici e, per l’appunto, ‘melodrammatiche’ perché più consentanee ad una drammaturgia musicale dalle tinte accese ed intense, concepita per il massimo coinvolgimento emotivo dell’ascoltatore. È possibile inoltre che l’affinità di soggetto con gli esempi di opere ‘corali’ rossiniane potesse in qualche modo stimolare Verdi all’emulazione: un atteggiamento che in effetti avrebbe trovato modo di manifestarsi anche nella sua irremovibile decisione di andare in scena nel 1842 a carnevale, nonostante la titubanza di Merelli che temeva un paragone troppo diretto fra il giovane autore ed i più illustri Donizetti, Bellini e Pacini, già inseriti in cartellone. Non secondario, per la data del debutto, fu anche la conoscenza del cast a disposizione del Teatro alla Scala in quel carnevale, che comprendeva il più celebre baritono dell’epoca, l’acclamatissimo Giorgio Ronconi, il soprano Giuseppina Strepponi (proprio lei: la sua futura moglie) e il basso profondo Prosper Dérivis. La biblica grandeur è elemento fondamentale di quest’opera, che si traduce nel ricorso a sonorità piene e nel frequente e massiccio uso degli ottoni e della banda. Nabucco è tuttavia anche un dramma d’individui, che incontra un culmine di rarefatta e raffinata delicatezza d’orchestrazione nella conclusione e un momento d’altissima individuazione drammatica nella delineazione degli alterni stati d’animo che avvincono Nabucco al termine del secondo atto. Insieme a «Va’ pensiero», questi episodi rappresentano i momenti più alti d’una drammaturgia fondamentalmente nuova, fondata sull’idea della resa teatrale da perseguire a qualsiasi costo. Nel nome di quest’idea Nabucco, quel 9 marzo 1842, avrebbe segnato per Verdi il primo completo trionfo di una lunga serie.
DANZA FENICE: JUNCá E IL LAGO DEI CIGNI Due spettacoli di danza completeranno la Stagione 2008 lirica e balletto. Mercoledì 30 gennaio 2008 con quattro repliche fino al 3 febbraio la Compañia Mercedes Ruiz proporrà al Teatro Malibran lo spettacolo di baile flamenco Juncá, vincitore del Premio della critica al Festival di Jerez 2007. Direzione artistica e coreografia di Mercedes Ruiz, in scena insieme a due danzatori, tre cantaores, due chitarristi, un pianista e un percussionista. Musica originale di Santiago Lara, testo di Santiago Lara e David Lagos, luci di Francis Mannaert, costumi di Fernando Ligero. Spettacolo in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto. Juncá è il titolo scelto da Mercedes Ruiz per il suo nuovo spettacolo, presentato in prima mondiale alla Biennale dell’Arte Flamenca di Siviglia nell’ottobre 2006 e vincitore nel marzo 2007 del Premio della critica al Festival di Jerez. Con questo lavoro l’artista di Jerez desidera esplorare le sue radici culturali, che sono quelle del flamenco più puro, e condividere con il pubblico la propria arte, frutto creativo di una personalissima fusione di immagini della tradizione e nuove invenzioni. Condividendo quanto detto una volta dal celebre architetto catalano Antonio Gaudí – «Si trova l’originalità tornando alle origini» – Mercedes Ruiz ha intrapreso un analogo viaggio di esplorazione del baile flamenco per portare al pubblico la sua interpretazione delle tradizioni di Jerez e del patrimonio culturale dei suoi antenati. Juncá è esattamente questo: un ritorno alle origini, all’essenza, alle colonne portanti della cultura flamenca. Con la sua peculiare inventiva e personalità , l’artista osa reinterpretare questa forma d’arte e ci offre una singolare visione degli stili del canto e del ballo flamenco, nati proprio nella sua città . E così la seguidilla, la soleá e la bulería, le cui origini storiche affondano proprio nella comunità di Jerez, diventano parti fondamentali dello spettacolo. Benché Mercedes Ruiz sia già considerata a livello internazionale. come une delle maggiori personalità del teatro flamenco di oggi, non si è mai adagiata su clichés consolidati ma ha caratterizzato la sua carriera con una incessante ricerca coreografica ed espressiva, che contribuisce ad elevare, spettacolo dopo spettacolo, la sua dimensione artistica. Mercoledì 5 novembre 2008 con quattro repliche fino al 9 la compagnia del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo accompagnata dall’Orchestra del Teatro La Fenice proporrà un grande classico: Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij nella storica coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov rivista nel 1950 da Konstantin Sergeev. Scene di Simon Virsaladze, costumi di Galina Solovyova. Primo di una triade celeberrima del compositore russo (La bella addormentata, 1890; Lo schiaccianoci, 1892), questo balletto trae soggetto dalla favolistica tedesca sui maghi e dai miti slavi sulle rusalke, fanciulle morte per amore e condannate a vivere nelle acque dei fiumi e dei laghi. Il principe Siegfried deve scegliere una fidanzata tra le fanciulle che parteciperanno al ballo organizzato per il suo compleanno. Il principe assorto si reca sulle rive del lago dove vede un gruppo di cigni in volo e si inoltra nel bosco per cacciarli. I cigni si mutano in magnifiche fanciulle e la più bella tra loro, Odette, spiega che esse devono sottostare all’incantesimo del cattivo mago Rothbart: solo l’amore di un giovane mai promesso ad alcuna donna potrebbe far terminare il sortilegio. Il principe la invita al ballo dell’indomani in cui la presenterà come sua futura sposa. Odette spiega però che potrà apparire in pubblico solo una volta spezzato l’incantesimo, altrimenti la vendetta del mago potrebbe rivelarsi letale per i cigni. Alla grande festa del principe Siegfried si presenta una giovane vestita di nero, Odile, con un misterioso cavaliere, il mago Rothbart. Credendola Odette il principe le dichiara il suo amore. Quando Rothbart annuncia la morte ormai prossima di Odette, Siegfried sconvolto corre nel bosco. Odette, benché tradita, perdona Siegfried e nonostante una terribile tempesta scatenata da Rothbart i due giovani riescono a vincere le forze del male e fanno trionfare il loro amore. Dopo un primo esperimento per i nipoti a Kamenka (Ucraina) nel 1871, Čajkovskij ritornò sull’argomento nel giugno 1875, poco dopo aver ultimato la Terza Sinfonia. La stesura fu avviata nell’estate del 1875 su un canovaccio fornito da un amico del compositore, Vladimir Begičev, in collaborazione col ballerino Vasilij Gelcer. Il lago dei cigni fu rappresentato per la prima volta il 4 marzo 1877 al teatro Bol’soj di Mosca, con esito piuttosto incerto. Il balletto era forse inadeguato alle capacità espressive sia degli interpreti russi del tempo sia dell’orchestra, che trovò troppo impegnativa questa partitura. In realtà questo componimento segna uno dei traguardi più alti tra le opere čajkovskiane di quegli anni, sia per la frequenza di proposte tematiche squisite, sia per l’assoluto magistero dell’orchestrazione. La fiaba romantica di Odette e Siegfried si snoda non più attraverso una successione di danze anonime, ma con trapassi di tempo e intensità tali da far diventare questo balletto un archetipo del dramma musicale danzato. Il successo internazionale del Lago dei cigni risale alla riedizione del lavoro coreografata da Marius Petipa, uno dei padri fondatori del balletto russo moderno, e Lev Ivanov nel 1894-95 per il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.
IBM E LA FENICE: UNA PARTNERSHIP TECNOLOGICA - 2 Attraverso il sito www.digitalsipario.it tutti possono accedere ai video delle principali rappresentazioni messe in scena nel corso degli ultimi anni dal Teatro La Fenice. Un ambiente multimediale, che oggi contiene varie decine di video di opere complete e che è destinato ad arricchirsi sempre di più. Un potente strumento per la diffusione - a titolo totalmente gratuito - della cultura musicale, dedicato ad appassionati e professionisti, scuole e università . Digital Sipario è una miniera di informazioni musicali, artistiche e storiche. Per esempio, si possono confrontare diversi spettacoli ed esecuzioni di una stessa opera lirica, inoltre ad ogni opera è associata una documentazione inerente lo spettacolo prescelto come l’elenco di tutte le rappresentazioni storiche andate in scena alla Fenice, foto di scena e bozzetti della scenografia, rassegna stampa nazionale ed estera delle critiche più significative. In questo modo l’esperienza della fruizione artistica si arricchisce di collegamenti e approfondimenti legati al background storico dell’opera d’arte. Digital Sipario è nato dalla collaborazione tra Fondazione IBM Italia e Fondazione Teatro La Fenice in occasione della riapertura del nuovo teatro La Fenice ricostruito, con il duplice scopo di preservare nel tempo i video relativi alla produzione artistica delle passate stagioni e di quelle future e di “avvicinare” pubblici sempre più ampi e giovanili al mondo dell’opera lirica. Grazie alla partnership con IBM, il Teatro La Fenice sarà protagonista di un documentario che sarà disponibile su Internet nei prossimi mesi, come testimonial di innovazione in campo artistico e musicale.
IBM E LA FENICE: UNA PARTNERSHIP TECNOLOGICA - 1 La Fondazione IBM Italia è un’organizzazione non profit nata al fine di consolidare in una struttura istituzionale l'impegno di IBM nei campi sociale e culturale, tramite la realizzazione di studi, ricerche e progetti sperimentali o sostenendo attività a favore di altri enti operanti in campo sociale, assistenziale, culturale. L’attività della Fondazione si concentra nelle aree scuola, cultura, lavoro, sociale. In particolare, in campo culturale, la Fondazione IBM Italia promuove la valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico e culturale nazionale attraverso la realizzazione di progetti sperimentali o la donazione di infrastrutture informatiche e servizi formativi ai più prestigiosi Enti ed Istituzioni protagonisti del mondo culturale italiano. Di particolare interesse è il “Progetto Teatri” sviluppato dalla Fondazione in collaborazione con i più importanti teatri italiani. Avviato nel 1994 in partnership con il Teatro La Scala di Milano, il progetto si è articolato nel corso degli anni attraverso importanti collaborazioni con le più prestigiose realtà culturali del Paese, tra le quali il Teatro La Fenice di Venezia, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Teatro dell’Opera di Roma, la Fondazione Arena di Verona, al fine di promuovere nuove competenze nell'ambito della progettazione virtuale delle scenografie teatrali. In collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, il Foro Valldigna para el Mediterraneo di Valencia e l’Unione dei Teatri Europei, ha fatto seguito l'iniziativa “Dionys. Un Progetto per il Mediterraneo”. Sostenuto da una potente infrastruttura tecnologica, Dionys offre a professionisti, esperti, ricercatori, studenti e a tutti gli appassionati di teatro un ambiente web multilingue in costante evoluzione. Con la Fondazione Teatro La Fenice è nato il progetto “Digital Sipario”: il teatro veneziano è stato dotato di un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia che permette di effettuare la registrazione e l’archiviazione, su base digitale, di contenuti multimediali ed ottenere l’editing delle opere rappresentate. Nell’ambito del programma, nel corso del 2007, è stato indetto il Concorso “Tutti all’opera. In rete con La Fenice” per stimolare le interpretazioni dell’opera lirica nei linguaggi più moderni e creativi. Attenta a valorizzare pienamente le potenzialità offerte dalle tecnologie, la Fondazione IBM Italia ha anche contribuito allo sviluppo di importanti iniziative in ambito museale. Nel 2006, la Fondazione ha realizzato due importanti collaborazioni con enti prestigiosi: la prima, con la Galleria Borghese, ha visto la realizzazione di un sito internet multimediale e di un’applicazione interattiva per la mostra “Raffaello da Firenze a Roma”; la seconda, con il Museo Egizio di Torino, permetterà la messa in rete dei capolavori del museo italiano sul sito IBM www.eternalegypt.org. Per maggiori informazioni: www.fondazioneibm.it
RASSEGNA INTERNAZIONALE ACCADEMIE DI CANTO Young Artists Programme Royal Opera House Covent Garden Teatro La Fenice, sale Apollinee lunedi 7 aprile 2008, ore 17 The International Opera Studio Zurich Opera House Teatro La Fenice, Sale Apollinee domenica 4 maggio 2008, ore 17 Accademia di canto Teatro alla Scala Teatro La Fenice, Sale Apollinee domenica 11 maggio 2008, ore 17 Atelier Lyrique Opéra International de Paris Teatro La Fenice, Sale Apollinee domenica 18 maggio 2008, ore 17 Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival Teatro La Fenice, Sale Apollinee domenica 8 giugno 2008, ore 17
AREA FORMAZIONE, RICERCA, PROGETTI INNOVATIVI PROGRAMMA SETTEMBRE 2007€“ LUGLIO 2008 Programma settembre 2007– luglio 2008 L’Area Formazione, Ricerca, Progetti innovativi coordinata da Domenico Cardone ha elaborato per l’Anno accademico e scolastico 2007-08 un significativo programma di corsi formativi e di spettacoli di ‘Teatro musicale per la scuola’ che, oltre a fornire un diretto servizio educativo, frequentato, per le sue caratteristiche di interdisciplinarietà , da circa 18.000 studenti all’anno (di scuola d’infanzia sino agli adulti in Educazione permanente provenienti dall’intero bacino metropolitano, provinciale e da numerosi centri della Regione) è nel contempo dotata di originali caratteristiche di sperimentazione avanzata (denominata ‘Metodo epistemico’) tali da produrre del sensibile ‘valore aggiunto’ sotto forma di editoria elettronica ipermediale: servizi e-learning a distanza, sussidi didattico-culturali. PROGRAMMA 1. AGGIORNAMENTO INSEGNANTI, SPERIMENTAZIONI SCOLASTICHE. In collaborazione con il Comune di Venezia (Itinerari Educativi dell’Assessorato alle Politiche educative e Assessorato alla Produzione culturale) si svolgerà , dall’ottobre 2007 al febbraio 2008, a Venezia e in replica a Mestre con appuntamenti periodici, il Progetto educativo comprendente il XXIX Corso di Formazione metodologica per insegnanti intitolato: VIAGGI, NAUFRAGI E INCONTRI: AVVENTURE DELLA FANTASIA TRA CREDIBILE E INCREDIBILE (nel Trentennale di sperimentazione del ‘Metodo epistemico’ elaborato da Domenico Cardone per il Teatro La Fenice e in occasione del “2008-Anno europeo del dialogo interculturale”) e le manifestazioni di spettacolo elencate nel successivo paragrafo. Il corso (tenuto da un pool di esperti interdisciplinari tra cui Antonio Faeti, Roberto Piumini, Rita Zambon, Andrea Basevi, Gabriele di Toma, Francesca Seri e gli specialisti in scritture narrative dell’Istituto MetaCultura: Alessandro Pamini, Francesca Talamo e Valeria Vitale) sarà composto di 13 incontri, con orario 17.00-19.00, che si terranno il lunedì a Venezia (Teatro La Fenice, Sala Coro) e, anche per soddisfare la crescente utenza provinciale e regionale, in replica il martedì a Mestre (Centro di Documentazione via S. Pio X), a studenti di scuola superiore e università gazie al contributo della Fondazione di Venezia - Progetto “Giovani a teatro”. 2. SPETTACOLI DI ‘TEATRO MUSICALE PER LA SCUOLA’ E CANTIERI DI SPECIALIZZAZIONE PROFESSIONALE. Grazie alla riuscita collaborazione didattico-produttiva intrapresa gli anni scorsi con alcuni Conservatori di Musica, Accademie di Ricerca Teatrale o Coreografica, Università e Centri di perfezionamento artistico del Triveneto si proporranno alcuni spettacoli di teatro musicale ideati appositamente sul tema di ricerca, distinti per fascia scolastica: Nel periodo Dicembre-Febbraio sarà possibile ospitare in un locale adeguato della propria scuola (per 100 spettatori a turno) la Lezione-Spettacolo in Prima Rappresentazione assoluta, circuitante a Venezia e Provincia, (Fascia scolare: Scuola Infanzia, Primaria, Sec. I grado) I VIAGGI DI GULLIVER (TRA ISOLE E MUSICHE), appositamente commissionata sull’argomento e attuata, su riduzione e selezione musicale di D. Cardone, con complesse marionette dal Maestro bulgaro Teodor Borisov sopra un antologia di ascolto a tema avventuroso o esotico (al termine della rappresentazione, agli alunni verranno illustrati i caratteri dell’antica tradizione narrativa del ‘teatro per marionette’, le regole e le tecniche espressive e le varianti innovative, raccolte anche in un Quaderno di esplorazione donato individualmente. I e II ciclo; costo di iscrizione: 3 euro ad alunno). A Febbraio si proporrà al Teatro Malibran (il 27, 28 e 29, ore 10.00: costo di 7 euro, comprensivo del programma di sala) lo spettacolo di Teatro musicale (Fascia scolare: Scuola Infanzia e Primaria) I MUSICANTI DI BREMA, fiaba musicale in versi (da J. e W. Grimm) di Roberto Piumini (uno dei più importanti scrittori per l’infanzia italiani), musica per solisti, coro e ensemble da camera (9 strumenti) di Andrea Basevi. Il testo, commissionato lo scorso anno dal M° Giorgio Battistelli per/e messo in scena all’Accademia Filarmonica Romana avrà a Venezia una nuova e più compiuta realizzazione attraverso un “Cantiere di teatro musicale per bambini e giovani strumentisti” coprodotto dal mese di ottobre 2007 con la Scuola di musica G. Verdi di Venezia sotto la direzione di Mauro Roveri (Maestro concertatore e Direttore), Francesca Seri, Nicola Ardolino e Antonella Bresolin (Maestri del Coro); nuovo allestimento del Teatro La Fenice (regia di Stefano Patarino, scene di Massimo Checchetto, luci di Vilmo Furian); adatto anche a favorire la pratica del ‘canto corale’ a scuola, consente che alcune parti possano venire cantate anche dal giovane pubblico (durata: 60’). A Marzo, sempre al Teatro Malibran (il 14, 18 e 19, ore 10.00, costo di 7 euro comprensivo del programma di sala) lo spettacolo di Teatro musicale in Prima rappresentazione assoluta (Fascia scolare: Scuola Primaria, Sec. I grado) ESPLORANDO PINOCCHIO. Le peripezie di un bambino per diventare maggiorenne, su testo e con conduzione di Domenico Cardone e Valeria Vitale: si tratta di un viaggio alla riscoperta degli aspetti noti e meno noti de Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi realizzato con percorsi animati sulle invenzioni visive dei maggiori illustratori dall’800 ad oggi, l’esecuzione dal vivo di 14 quadri musicali per ensemble di otto strumenti composti e diretti dal M° Giuseppe Di Toma con l’Ensemble di musica da Camera del Conservatorio Pollini di Padova, in cui verrà attuato un altro Cantiere di specializzazione professionale, e teatro di lanterne magiche, sagome, corpi, luci e ombre appositamente ideato e interpretato da ALTRETRACCE (Torino). (durata: 75’). A maggio (Fascia scolare: II ciclo di scuola primaria, scuola secondaria di I grado, primo biennio superiori) si proporrà al Teatro Malibran (14, 15, 16, ore 10.30, costo di 7 euro comprensivo del programma di sala) un’opera giocosa di ambientazione esotica: la proposta (in via di definizione) riguarda L’ITALIANA IN ALGERI di G. Rossini (o altra opera analoga) in una riduzione a cura di Francesco Bellotto (Cantanti e Orchestra del Cantiere di specializzazione e perfezionamento professionale promosso con il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia; scene di Massimo Checchetto, luci di Vilmo Furian, regia di Francesco Bellotto; nuovo allestimento del Teatro La Fenice) (durata: 90’). 3. SENTIERI ESPLORATIVI & RISORSE DI STUDIO SULLA STAGIONE LIRICA Per ciascuno dei seguenti titoli in Cartellone si proporranno un pomeriggio di lezioni a Venezia e una o due repliche (in relazione alla domanda pervenuta) in orario scolastico antimeridiano sia a Venezia che a Mestre (in collaborazione con Università Ca’ Foscari di Venezia e Istituto Pacinotti di Mestre), propedeutici alla visione dell’opera in prova generale o antegenerale. Tali incontri, rivolti a studenti di scuola secondaria, università , accademia, adulti di educazione permanente e abbonati, vengono tenuti da esperti di area musicale e di altre discipline al fine di configurare, sul testo in esame, sistemi cognitivi di ampio respiro, basandosi su un ampio ricorso a documenti multimediali che facilitano comparazioni intertestuali, progettuali, interpretative e poliespressive (narrazione letteraria, visiva, teatrale, musicale, coreografica, visuale e cinematografica). I partecipanti usufruiscono di una Dispensa cartacea approntata appositamente e, se associati all’EduMediaTeca, la possibilità di usufruire degli ambienti multimediali di apprendimento da postazioni informatiche convenzionate. CALENDARIO: THAIS di J. Massenet con Francesco Zambon, Univ. di Trento/Luigi Milone, Univ. di Venezia (Fonti medioevali) Loredana Bolzan, Univ. Venezia (tra A. France e Massenet) Laura Cesari, didatta del teatro musicale (guida all’ascolto) mestre istituto pacinotti lunedì 8 ottobre 2007 ore 10/13 venezia teatro malibran martedì 9 ottobre 2007 ore 10/13* venezia teatro malibran martedì 9 ottobre 2007 ore 15/18 TURANDOT di G. Puccini con Valeria Vitale e Alessandro Pamini, Ist. MetaCultura (riscritture della fiaba sino a Gozzi, Brecht, Busoni) Domenico Cardone, Univ. Venezia (Percorso nelle messe in scena) Laura Cesari, didatta del teatro musicale (guida all’ascolto) venezia teatro malibran lunedì 26 novembre 2007 ore 9/13* venezia teatro malibran lunedì 26 novembre 2007 ore 14.30/18.30 mestre istituto pacinotti martedì 27 novembre ore 9/1 LA RONDINE di G. Puccini con Vitale Fano, Univ. di Padova (guida all’ascolto) venezia teatro malibran lunedì 14 gennaio 2008 ore 10.30/13* venezia teatro malibran lunedì 14 gennaio 2008 ore 15/17.30 mestre istituto pacinotti martedì 15 gennaio ore 10.30/13 ELEKTRA di R. Strauss con Gianni Ruffin, Cons. di Castelfranco Veneto (guida all’ascolto) Caterina Barone, Univ. di Padova (“Variazioni del mito”) venezia teatro malibran lunedì 11 febbraio 2008 ore 10/13* venezia teatro malibran lunedì 11 febbraio 2008 ore 15/18 mestre istituto pacinotti martedì 12 febbraio ore 10/13 IL BARBIERE DI SIVIGLIA di G. Rossini con D. Cardone (guida alla drammaturgia e all’ascolto) A. Pamini, Ist. Metacultura (da Beaumarchais alle messe in scena) mestre istituto pacinotti lunedì 31 marzo 2008 ore 9/13 venezia teatro malibran martedì 1 aprile ore 9/13* venezia teatro malibran martedì 1 aprile ore 14.30/18.30 TOSCA di G. Puccini con Loredana Bolzan, Univ. Venezia (il dramma di Sardou) A. Pamini, Ist. MetaCultura (varianti poliespressive) Laura Cesari, didatta del teatro musicale (guida all’ascolto) venezia teatro malibran lunedì 5 maggio 2008 ore 10/13* venezia teatro malibran lunedì 5 maggio 2008 ore 15/18 mestre istituto pacinotti martedì 6 maggio ore 10/13 MORTE A VENEZIA di B. Britten con C. Steffan, Ist. mus. Peri di Reggio E. (guida all’ascolto) e altro relatore (sul romanzo di T. Mann e il film di Visconti) mestre istituto pacinotti lunedì 26 maggio 2008 ore 10/13 venezia teatro malibran martedì 27 maggio ore 10/13* venezia teatro malibran martedì 27 maggio ore 15/18 4. L’ORCHESTRA E LA SINFONIA TRA OTTO E NOVECENTO: INVITO A TEATRO In relazione alla Stagione sinfonica 07/08 del Teatro La Fenice, la previsione di un’apertura al mattino di molte Prove generali dei concerti dell’Orchestra e del Coro, sotto la guida di grandi Direttori, consentirà agli insegnanti di programmare emozionanti ascolti dal vivo, su prenotazione. Il repertorio proporrà innumerevoli Sinfonie di Beethoven (essendovi l’intenzione di realizzarne il Ciclo integrale) e altro repertorio assai spettacolare con impiego di grandi organici. A tutte le classi iscritte sarà inviato un Sussidio multimediale su cd contenente introduzione all’ascolto, esempi sonori e una trattazione riguardante “L’orchestra e la Sinfonia tra Otto-Novecento” a cura di Domenico Cardone e dell’EduMediaTeca. 5. PREMIO VENEZIA. Concorso Nazionale Pianistico con gli Amici della Fenice e del Teatro Malibran (v. comunicato a parte). 6. I CONCERTI DEL PREMIO VENEZIA, recital dei pianisti Primo, Secondo e Terzo classificato, promossi con Provincia di Venezia – Assessorato alla Cultura, Enti locali e Associazioni concertistiche, nei centri della provincia e della regione. 7. EDUMEDIATECA: EDITORIA EDUCATIONAL E-LEARNING, RICERCA, STAGE. La ricerca applicata, realizzata tramite alcuni corsi universitari pilota tenuti al Corso di Laurea in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo di Ca’ Foscari, corsi di formazione metodologica, cantieri didattici e di specializzazione professionale, stage scuola-lavoro di editing ipermediale - che ha portato l’Area a divenire qualitativamente uno dei più innovativi centri educational a livello internazionale - persegue nel medio termine l’obiettivo di allargare numericamente e territorialmente la comunità di insegnanti-sperimentatori (CESPEME-Centro di Sperimentazione Metodologica) associata alla neonata EduMediaTeca (già arrivata a 320 componenti) e di proseguire nella produzione di e-content educational (Collane “SentieriEsplorativi”, “StudioRisorse” e “SistemiCognitivi”, a cura di D. Cardone) “sulle Arti della Narrazione e della Messa in scena”, da testare e installare in una prima fase, previa convenzione, presso le Aule informatiche delle Scuole o presso postazioni bibliotecarie. Il progetto editoriale prevede: per alunni e insegnanti di scuola dell’obbligo, di produrre un nuovo Kit ipermediale di apprendimento su quattro supporti intitolato (ad integrazione dei primi undici prototipi su Dvd o Cd distribuiti nel 2005-06); quanto all’educazione della fascia secondaria e adulta, i titoli individuati sono “Storie di Sante-Traviate”, ”Le principesse Turandot”, “Il Barbiere di Siviglia, enciclopedia della Commedia”, “Tosca, enciclopedia della Tragedia”. 8. SERVIZI TERRITORIALI Costituzione di una Rete interscolastica sulla Cultura della Narrazione e della Messa in scena (a cui hanno già dato l’adesione numerose scuole del Veneto, che otterranno prelazioni e benefit particolari) e di un Portale veneto della Formazione musicale e narrativa.