Comunicati Archives - Page 117 of 131 - Teatro La Fenice

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RASSEGNA INTERNAZIONALE ACCADEMIE DI CANTO Young Artists Programme Royal Opera House Covent Garden Teatro La Fenice, sale Apollinee lunedi 7 aprile 2008, ore 17 The International Opera Studio Zurich Opera House Teatro La Fenice, Sale Apollinee domenica 4 maggio 2008, ore 17 Accademia di canto Teatro alla Scala Teatro La Fenice, Sale Apollinee domenica 11 maggio 2008, ore 17 Atelier Lyrique Opéra International de Paris Teatro La Fenice, Sale Apollinee domenica 18 maggio 2008, ore 17 Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival Teatro La Fenice, Sale Apollinee domenica 8 giugno 2008, ore 17
AREA FORMAZIONE, RICERCA, PROGETTI INNOVATIVI PROGRAMMA SETTEMBRE 2007€“ LUGLIO 2008 Programma settembre 2007– luglio 2008 L’Area Formazione, Ricerca, Progetti innovativi coordinata da Domenico Cardone ha elaborato per l’Anno accademico e scolastico 2007-08 un significativo programma di corsi formativi e di spettacoli di ‘Teatro musicale per la scuola’ che, oltre a fornire un diretto servizio educativo, frequentato, per le sue caratteristiche di interdisciplinarietà , da circa 18.000 studenti all’anno (di scuola d’infanzia sino agli adulti in Educazione permanente provenienti dall’intero bacino metropolitano, provinciale e da numerosi centri della Regione) è nel contempo dotata di originali caratteristiche di sperimentazione avanzata (denominata ‘Metodo epistemico’) tali da produrre del sensibile ‘valore aggiunto’ sotto forma di editoria elettronica ipermediale: servizi e-learning a distanza, sussidi didattico-culturali. PROGRAMMA 1. AGGIORNAMENTO INSEGNANTI, SPERIMENTAZIONI SCOLASTICHE. In collaborazione con il Comune di Venezia (Itinerari Educativi dell’Assessorato alle Politiche educative e Assessorato alla Produzione culturale) si svolgerà , dall’ottobre 2007 al febbraio 2008, a Venezia e in replica a Mestre con appuntamenti periodici, il Progetto educativo comprendente il XXIX Corso di Formazione metodologica per insegnanti intitolato: VIAGGI, NAUFRAGI E INCONTRI: AVVENTURE DELLA FANTASIA TRA CREDIBILE E INCREDIBILE (nel Trentennale di sperimentazione del ‘Metodo epistemico’ elaborato da Domenico Cardone per il Teatro La Fenice e in occasione del “2008-Anno europeo del dialogo interculturale”) e le manifestazioni di spettacolo elencate nel successivo paragrafo. Il corso (tenuto da un pool di esperti interdisciplinari tra cui Antonio Faeti, Roberto Piumini, Rita Zambon, Andrea Basevi, Gabriele di Toma, Francesca Seri e gli specialisti in scritture narrative dell’Istituto MetaCultura: Alessandro Pamini, Francesca Talamo e Valeria Vitale) sarà composto di 13 incontri, con orario 17.00-19.00, che si terranno il lunedì a Venezia (Teatro La Fenice, Sala Coro) e, anche per soddisfare la crescente utenza provinciale e regionale, in replica il martedì a Mestre (Centro di Documentazione via S. Pio X), a studenti di scuola superiore e università gazie al contributo della Fondazione di Venezia - Progetto “Giovani a teatro”. 2. SPETTACOLI DI ‘TEATRO MUSICALE PER LA SCUOLA’ E CANTIERI DI SPECIALIZZAZIONE PROFESSIONALE. Grazie alla riuscita collaborazione didattico-produttiva intrapresa gli anni scorsi con alcuni Conservatori di Musica, Accademie di Ricerca Teatrale o Coreografica, Università e Centri di perfezionamento artistico del Triveneto si proporranno alcuni spettacoli di teatro musicale ideati appositamente sul tema di ricerca, distinti per fascia scolastica: Nel periodo Dicembre-Febbraio sarà possibile ospitare in un locale adeguato della propria scuola (per 100 spettatori a turno) la Lezione-Spettacolo in Prima Rappresentazione assoluta, circuitante a Venezia e Provincia, (Fascia scolare: Scuola Infanzia, Primaria, Sec. I grado) I VIAGGI DI GULLIVER (TRA ISOLE E MUSICHE), appositamente commissionata sull’argomento e attuata, su riduzione e selezione musicale di D. Cardone, con complesse marionette dal Maestro bulgaro Teodor Borisov sopra un antologia di ascolto a tema avventuroso o esotico (al termine della rappresentazione, agli alunni verranno illustrati i caratteri dell’antica tradizione narrativa del ‘teatro per marionette’, le regole e le tecniche espressive e le varianti innovative, raccolte anche in un Quaderno di esplorazione donato individualmente. I e II ciclo; costo di iscrizione: 3 euro ad alunno). A Febbraio si proporrà al Teatro Malibran (il 27, 28 e 29, ore 10.00: costo di 7 euro, comprensivo del programma di sala) lo spettacolo di Teatro musicale (Fascia scolare: Scuola Infanzia e Primaria) I MUSICANTI DI BREMA, fiaba musicale in versi (da J. e W. Grimm) di Roberto Piumini (uno dei più importanti scrittori per l’infanzia italiani), musica per solisti, coro e ensemble da camera (9 strumenti) di Andrea Basevi. Il testo, commissionato lo scorso anno dal M° Giorgio Battistelli per/e messo in scena all’Accademia Filarmonica Romana avrà a Venezia una nuova e più compiuta realizzazione attraverso un “Cantiere di teatro musicale per bambini e giovani strumentisti” coprodotto dal mese di ottobre 2007 con la Scuola di musica G. Verdi di Venezia sotto la direzione di Mauro Roveri (Maestro concertatore e Direttore), Francesca Seri, Nicola Ardolino e Antonella Bresolin (Maestri del Coro); nuovo allestimento del Teatro La Fenice (regia di Stefano Patarino, scene di Massimo Checchetto, luci di Vilmo Furian); adatto anche a favorire la pratica del ‘canto corale’ a scuola, consente che alcune parti possano venire cantate anche dal giovane pubblico (durata: 60’). A Marzo, sempre al Teatro Malibran (il 14, 18 e 19, ore 10.00, costo di 7 euro comprensivo del programma di sala) lo spettacolo di Teatro musicale in Prima rappresentazione assoluta (Fascia scolare: Scuola Primaria, Sec. I grado) ESPLORANDO PINOCCHIO. Le peripezie di un bambino per diventare maggiorenne, su testo e con conduzione di Domenico Cardone e Valeria Vitale: si tratta di un viaggio alla riscoperta degli aspetti noti e meno noti de Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi realizzato con percorsi animati sulle invenzioni visive dei maggiori illustratori dall’800 ad oggi, l’esecuzione dal vivo di 14 quadri musicali per ensemble di otto strumenti composti e diretti dal M° Giuseppe Di Toma con l’Ensemble di musica da Camera del Conservatorio Pollini di Padova, in cui verrà attuato un altro Cantiere di specializzazione professionale, e teatro di lanterne magiche, sagome, corpi, luci e ombre appositamente ideato e interpretato da ALTRETRACCE (Torino). (durata: 75’). A maggio (Fascia scolare: II ciclo di scuola primaria, scuola secondaria di I grado, primo biennio superiori) si proporrà al Teatro Malibran (14, 15, 16, ore 10.30, costo di 7 euro comprensivo del programma di sala) un’opera giocosa di ambientazione esotica: la proposta (in via di definizione) riguarda L’ITALIANA IN ALGERI di G. Rossini (o altra opera analoga) in una riduzione a cura di Francesco Bellotto (Cantanti e Orchestra del Cantiere di specializzazione e perfezionamento professionale promosso con il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia; scene di Massimo Checchetto, luci di Vilmo Furian, regia di Francesco Bellotto; nuovo allestimento del Teatro La Fenice) (durata: 90’). 3. SENTIERI ESPLORATIVI & RISORSE DI STUDIO SULLA STAGIONE LIRICA Per ciascuno dei seguenti titoli in Cartellone si proporranno un pomeriggio di lezioni a Venezia e una o due repliche (in relazione alla domanda pervenuta) in orario scolastico antimeridiano sia a Venezia che a Mestre (in collaborazione con Università Ca’ Foscari di Venezia e Istituto Pacinotti di Mestre), propedeutici alla visione dell’opera in prova generale o antegenerale. Tali incontri, rivolti a studenti di scuola secondaria, università , accademia, adulti di educazione permanente e abbonati, vengono tenuti da esperti di area musicale e di altre discipline al fine di configurare, sul testo in esame, sistemi cognitivi di ampio respiro, basandosi su un ampio ricorso a documenti multimediali che facilitano comparazioni intertestuali, progettuali, interpretative e poliespressive (narrazione letteraria, visiva, teatrale, musicale, coreografica, visuale e cinematografica). I partecipanti usufruiscono di una Dispensa cartacea approntata appositamente e, se associati all’EduMediaTeca, la possibilità di usufruire degli ambienti multimediali di apprendimento da postazioni informatiche convenzionate. CALENDARIO: THAIS di J. Massenet con Francesco Zambon, Univ. di Trento/Luigi Milone, Univ. di Venezia (Fonti medioevali) Loredana Bolzan, Univ. Venezia (tra A. France e Massenet) Laura Cesari, didatta del teatro musicale (guida all’ascolto) mestre istituto pacinotti lunedì 8 ottobre 2007 ore 10/13 venezia teatro malibran martedì 9 ottobre 2007 ore 10/13* venezia teatro malibran martedì 9 ottobre 2007 ore 15/18 TURANDOT di G. Puccini con Valeria Vitale e Alessandro Pamini, Ist. MetaCultura (riscritture della fiaba sino a Gozzi, Brecht, Busoni) Domenico Cardone, Univ. Venezia (Percorso nelle messe in scena) Laura Cesari, didatta del teatro musicale (guida all’ascolto) venezia teatro malibran lunedì 26 novembre 2007 ore 9/13* venezia teatro malibran lunedì 26 novembre 2007 ore 14.30/18.30 mestre istituto pacinotti martedì 27 novembre ore 9/1 LA RONDINE di G. Puccini con Vitale Fano, Univ. di Padova (guida all’ascolto) venezia teatro malibran lunedì 14 gennaio 2008 ore 10.30/13* venezia teatro malibran lunedì 14 gennaio 2008 ore 15/17.30 mestre istituto pacinotti martedì 15 gennaio ore 10.30/13 ELEKTRA di R. Strauss con Gianni Ruffin, Cons. di Castelfranco Veneto (guida all’ascolto) Caterina Barone, Univ. di Padova (“Variazioni del mito”) venezia teatro malibran lunedì 11 febbraio 2008 ore 10/13* venezia teatro malibran lunedì 11 febbraio 2008 ore 15/18 mestre istituto pacinotti martedì 12 febbraio ore 10/13 IL BARBIERE DI SIVIGLIA di G. Rossini con D. Cardone (guida alla drammaturgia e all’ascolto) A. Pamini, Ist. Metacultura (da Beaumarchais alle messe in scena) mestre istituto pacinotti lunedì 31 marzo 2008 ore 9/13 venezia teatro malibran martedì 1 aprile ore 9/13* venezia teatro malibran martedì 1 aprile ore 14.30/18.30 TOSCA di G. Puccini con Loredana Bolzan, Univ. Venezia (il dramma di Sardou) A. Pamini, Ist. MetaCultura (varianti poliespressive) Laura Cesari, didatta del teatro musicale (guida all’ascolto) venezia teatro malibran lunedì 5 maggio 2008 ore 10/13* venezia teatro malibran lunedì 5 maggio 2008 ore 15/18 mestre istituto pacinotti martedì 6 maggio ore 10/13 MORTE A VENEZIA di B. Britten con C. Steffan, Ist. mus. Peri di Reggio E. (guida all’ascolto) e altro relatore (sul romanzo di T. Mann e il film di Visconti) mestre istituto pacinotti lunedì 26 maggio 2008 ore 10/13 venezia teatro malibran martedì 27 maggio ore 10/13* venezia teatro malibran martedì 27 maggio ore 15/18 4. L’ORCHESTRA E LA SINFONIA TRA OTTO E NOVECENTO: INVITO A TEATRO In relazione alla Stagione sinfonica 07/08 del Teatro La Fenice, la previsione di un’apertura al mattino di molte Prove generali dei concerti dell’Orchestra e del Coro, sotto la guida di grandi Direttori, consentirà agli insegnanti di programmare emozionanti ascolti dal vivo, su prenotazione. Il repertorio proporrà innumerevoli Sinfonie di Beethoven (essendovi l’intenzione di realizzarne il Ciclo integrale) e altro repertorio assai spettacolare con impiego di grandi organici. A tutte le classi iscritte sarà inviato un Sussidio multimediale su cd contenente introduzione all’ascolto, esempi sonori e una trattazione riguardante “L’orchestra e la Sinfonia tra Otto-Novecento” a cura di Domenico Cardone e dell’EduMediaTeca. 5. PREMIO VENEZIA. Concorso Nazionale Pianistico con gli Amici della Fenice e del Teatro Malibran (v. comunicato a parte). 6. I CONCERTI DEL PREMIO VENEZIA, recital dei pianisti Primo, Secondo e Terzo classificato, promossi con Provincia di Venezia – Assessorato alla Cultura, Enti locali e Associazioni concertistiche, nei centri della provincia e della regione. 7. EDUMEDIATECA: EDITORIA EDUCATIONAL E-LEARNING, RICERCA, STAGE. La ricerca applicata, realizzata tramite alcuni corsi universitari pilota tenuti al Corso di Laurea in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo di Ca’ Foscari, corsi di formazione metodologica, cantieri didattici e di specializzazione professionale, stage scuola-lavoro di editing ipermediale - che ha portato l’Area a divenire qualitativamente uno dei più innovativi centri educational a livello internazionale - persegue nel medio termine l’obiettivo di allargare numericamente e territorialmente la comunità di insegnanti-sperimentatori (CESPEME-Centro di Sperimentazione Metodologica) associata alla neonata EduMediaTeca (già arrivata a 320 componenti) e di proseguire nella produzione di e-content educational (Collane “SentieriEsplorativi”, “StudioRisorse” e “SistemiCognitivi”, a cura di D. Cardone) “sulle Arti della Narrazione e della Messa in scena”, da testare e installare in una prima fase, previa convenzione, presso le Aule informatiche delle Scuole o presso postazioni bibliotecarie. Il progetto editoriale prevede: per alunni e insegnanti di scuola dell’obbligo, di produrre un nuovo Kit ipermediale di apprendimento su quattro supporti intitolato (ad integrazione dei primi undici prototipi su Dvd o Cd distribuiti nel 2005-06); quanto all’educazione della fascia secondaria e adulta, i titoli individuati sono “Storie di Sante-Traviate”, ”Le principesse Turandot”, “Il Barbiere di Siviglia, enciclopedia della Commedia”, “Tosca, enciclopedia della Tragedia”. 8. SERVIZI TERRITORIALI Costituzione di una Rete interscolastica sulla Cultura della Narrazione e della Messa in scena (a cui hanno già dato l’adesione numerose scuole del Veneto, che otterranno prelazioni e benefit particolari) e di un Portale veneto della Formazione musicale e narrativa.
CONCERTO DI DIMITRA THEODOSSIOU ALLA FENICE PER RICORDARE MARIA CALLAS Il 16 settembre 2007 verrà ricordato al Teatro la Fenice il trentennale dalla morte di Maria Callas ma saranno anche ricordati i sessant’anni dal debutto in Italia e a Venezia (con“Tristano e Isotta”) della più grande cantante del nostro tempo con un concerto del soprano Dimitra Theodossiou con la partecipazione della Omnia-Orchestra diretta dal Maestro Bruno Santori. Il soprano greco, che a Venezia ha recentementepartecipato al Concerto di Capodanno 2007 trasmesso in diretta da Rai-uno dal Teatro La Fenice: eseguirà un programma operistico. L’artista giungerà a Venezia dopo una serie di acclamate interpretazioni in vari teatri europei e in particolare “Norma” allo Sferisterio i Macerata. L’avvenimento al teatro La Fenice sarà collegato con altre importanti manifestazioni che si svolgeranno a Milano,Roma,Parigi,Atene. Il concerto è in collaborazione e con il sostegno del Casinò Municipale di Venezia. A CA’ VENDRAMIN CALERGI LA MOSTRA “CALLAS E VENEZIA” ( 2-25 AGOSTO 2007) Nelle prestigiose sale del piano nobile di Ca’ Vendramin Calergi il Casinò di Venezia presenta nel quadro delle celebrazioni dedicate alla Divina, la Mostra CALLAS E VENEZIA in collaborazione con l’Associazione Maria Callas presieduta da Bruno Tosi. I visitatori potranno ammirare costumi e gioielli di scena, abiti personali, da gran sera e da concerto, cimeli e carteggi con i più grandi personaggi del nostro tempo. In modo particolare sarà ricordata l’attività al Teatro la Fenice della più grande cantante del nostro tempo, che si svolse interrottamente dal 1947 al 1954.
ALFRED BRENDEL - PREMIO «UNA VITA NELLA MUSICA - ARTHUR RUBINSTEIN» 2007 CONCERTO STRAORDINARIO DEL PIANISTA AUSTRIACO AL TEATRO LA FENICE VENEZIA – Alfred Brendel, in assoluto uno dei massimi pianisti del nostro tempo, riceverà al Teatro La Fenice il Premio «Una vita nella musica - Arthur Rubinstein» edizione 2007, considerato dalla critica internazionale come l’equivalente di un Nobel della musica. Il premio sarà consegnato da Bruno Tosi, presidente dell’Associazione Rubinstein che ha istituito nel 1979 il prestigioso riconoscimento, per la prima volta assegnato al leggendario Rubinstein. Il Premio, organizzato in collaborazione con il massimo Teatro veneziano, avrà l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione del Veneto e del Comune di Venezia. Non mancherà anche in questa occasione la partecipazione e il supporto del Casinò di Venezia. Molta attesa la serata di gala del 28 settembre: il maestro Brendel ha infatti suonato a Venezia con grande successo una sola volta 27 anni fa, al Teatro La Fenice, il 22 giugno 1980, con un programma interamente dedicato ad Haydn e a Schumann. Questo il programma del concerto: MOZART Sonata in do minore KV 457 SCHUBERT Improvviso in fa minore op. post. 142 n. 1 (D 935 n,1) Improvviso in si bemolle maggiore op. post. 142. n. 3 (D 935 n. 3) BEETHOVEN Sonata n. 31 in la bemolle maggiore op. 110 Il Premio «Una vita nella musica» è stato assegnato negli ultimi tre decenni ai più grandi direttori e solisti, veramente rappresentanti il Gotha della musica. Bastano i nomi: Arthur Rubinstein (1979), Andrés Segovia, Karl Böhm, Carlo Maria Giulini, Yehudi Menuhin, Mstislav Rostropovic, Gianandrea Gavazzeni e Franco Ferrara, Nathan Milstein, Leonard Bernstein e Francesco Siciliani, Nikita Magaloff, Isaac Stern, Maurizio Pollini, Claudio Abbado, Raina Kabaivanska e Luca Ronconi, Ruggero Raimondi, Pier Luigi Pizzi, Zubin Mehta. Alfred Brendel ha inviato a Bruno Tosi e al Teatro La Fenice un caloroso messaggio di accettazione del Premio: «Mi sento molto orgoglioso e anche un po’ inquieto, nel ricevere questa onorificenza proprio da parte di Venezia. Inquieto, perché personalmente devo evitare l’umidità eccessiva. Peraltro, mi piace sentire la terraferma sotto i piedi, e anche in tal caso mi manca qualsiasi senso dell’orientamento. Andrò incontro al Premio “Una vita nella musica” – scrive ancora Brendel in una lettera non priva di humour – con la letizia di un bambino, felice che l’impegno di questa vita musicale sia stato riconosciuto, e più felice ancora che questo riconoscimento sia legato alla memoria di Arthur Rubinstein, l’insigne pianista che ebbe la ventura di poter estendere la sua maestria sino alla tarda età . Saluto lui, e la splendida città che ha prodotto tanti dei grandi pittori che più ammiro». Sarà quello del 28 settembre alla Fenice l’unico concerto che il maestro Brendel terrà nell’estate e nella prima parte dell’autunno 2007 in Italia. Nel mese di giugno ha suonato a Birmingham, a Londra (Royal Festival Hall), ad Amsterdam, a Essen (dove il giorno 21 ha letto anche alcune sue poesie), quindi a Bristol e ancora al Festival Hall di Londra. Il 27 luglio inaugurerà il Festival di Salisburgo con i Wiener Philharmoniker, mentre nel mese di agosto sarà al Festival di Gstaad, ancora a Salisburgo, al Festival di Wiesbaden, a Edimburgo, quindi a Dublino, Copenaghen e al Festival Beethoven di Bonn.
IL BRASILE DI PINA BAUSCH AL TEATRO LA FENICE La compagnia del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch torna al Teatro La Fenice dal 12 al 15 luglio 2007 con la prima italiana di Água, un ‘pezzo’ di Pina Bausch dedicato al Brasile, nato nel 2001 durante una residenza della compagnia a Rio de Janeiro, São Paulo e Bahia e coprodotto con il Goethe-Institut di São Paulo e il produttore brasiliano Emilio Kalil. Lo spettacolo, presentato da Andres Neumann International, è a Venezia in esclusiva per l’Italia e segue di venti giorni il conferimento alla coreografa tedesca del Leone d’Oro alla Carriera della Biennale Danza. Pina Bausch cura regia e coreografia, Peter Pabst scene e video, Marion Cito i costumi. Le musiche, un collage di brani brasiliani dalla samba alla bossa nova a Caetano Veloso, sono montate da Matthias Burkert e Andreas Eisenschneider. Fra gli interpreti, alcuni dei danzatori storici del Tanztheater Wuppertal quali Dominique Mercy, Helena Pikon, le due interpreti italiane Cristiana Morganti e Aida Vainieri e le due brasiliane Regina Advento e Ruth Amarante. Lo spettacolo, in abbonamento nella Stagione lirica e di balletto 2007 della Fondazione Teatro La Fenice, avrà quattro repliche: giovedì 12 (turno A) e venerdì 13 (turno E) alle ore 19.00, sabato 14 (turno C) e domenica 15 (turno B) alle ore 15.30. Água fa parte del ciclo di spettacoli di Pina Bausch dedicati alle città e ai paesi del mondo, iniziato nel 1986 con Viktor (montato per il Teatro Argentina di Roma su invito di Maurizio Scaparro), e proseguito negli anni successivi con coproduzioni ‘in residenza’ a Palermo, Madrid, Vienna, Los Angeles, Hong Kong, Lisbona, ancora Roma, Budapest, Istanbul, il Giappone, la Corea e l’India. In Água Pina Bausch cattura un Brasile in perpetuo movimento, torrido e spettacolare, abitato da un’umanità bruciante di passioni. Un mondo estremo, talora grottesco, sempre traboccante di vitalità . Tanta ironia, un inno all’ineffabile potenza della natura e un universo vivido che risveglia i sensi: anche qui il teatrodanza di Pina Bausch è «tanto rappresentazione della violenza e della repressione quanto celebrazione della vita e del piacere», secondo le parole di Pedro Almodóvar. PINA BAUSCH Nata il 27 luglio 1940 a Solingen (Germania), comincia a studiare danza nel 1955 alla Folkwangschule di Essen diretta da Kurt Jooss, dove si diploma nel 1958. Dal 1959 al 1962 grazie a una borsa di studio del DAAD prosegue gli studi alla Juilliard School of Music di New York. Negli Stati Uniti danza con la compagnia di Paul Sanasardo e Donya Feuer, con il New American Ballet e con il Metropolitan Opera Ballet. Nel 1962 rientra in Germania come ballerina solista del Folkwang-Ballett di Kurt Jooss. A partire dal 1968 le sue coreografie entrano nel repertorio del Folkwang-Ballett, di cui diviene direttore artistico l’anno successivo. Nel 1973 diventa direttrice e coreografa del Tanztheater Wuppertal, con cui ancora oggi firma tutte le sue opere. Fra queste ricordiamo Iphigenie auf Tauris, versione coreografica dell’opera di Gluck (1974); Frühlingsopfer su musiche di Stravinskij (1975, presentata a Venezia nel 1985); Die sieben Todsünden, su musiche di Weill e testi di Brecht (1976, a Venezia nel 1985); Blaubart, dall’opera di Bartók (1977, a Venezia nel 1985); Café Müller (1978, a Venezia nel 1985) e Kontakthof (1978, a Venezia nel 1981 e nel 1985); Arien (1979); 1980 - Ein Stück von Pina Bausch (1980, a Venezia nel 1983 e 1985); Bandoneon (1980, a Venezia nel 1985); Nelken (1982, a Venezia nel 1983); Auf dem Gebirge hat man ein Geschrei gehört (1984, a Venezia nel 1985); Viktor (1986 in coproduzione con il Teatro Argentina di Roma, a Venezia nel 1992); Palermo Palermo (1989 in coproduzione con il Teatro Biondo di Palermo); Der Fensterputzer (1997 in coproduzione con la Hong Kong Arts Festival Society e il Goethe-Institut di Hong Kong); Água (2001, in coproduzione con il Brasile, il Goethe-Institut di São Paulo ed Emilio Kalil); Für die Kinder von gestern, heute und morgen (2002, presentato a Venezia nel 2005); Nefés (2003, in coproduzione con l’International Istanbul Theatre Festival e la Istanbul Foundation of Culture and Arts); Ten Chi (2004, in coproduzione con la Saitama Arts Foundation e il Nippon Cultural Center); Rough Cut (2005, in coproduzione con il LG Arts Center e il Goethe-Institut di Seul); Vollmond (2006); Ein Stück von Pina Bausch (2007, in coproduzione con i Goethe-Instituten dell’India). Oltre ai lavori prodotti con il Tanztheater Wuppertal, Pina Bausch ha curato la regia dell’opera Il castello di Barbablù di Bartók diretta da Pierre Boulez per il Festival di Aix-en-Provence (1998), ha ripreso con il Ballet de l’Opéra National de Paris le sue coreografie di Le sacre du printemps e Orpheus und Eurydike (1997 e 2005) e ha partecipato ai film E la nave va di Federico Fellini (1982) e Hable con ella di Pedro Almodóvar (2001). Il 20 giugno 2007 le è stato conferito il Leone d’oro alla carriera del 5. Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia.
LA GRANDE DANZA DI SYLVIE GUILLEM E PINA BAUSCH IN LUGLIO ALLA FENICE Due prestigiosi appuntamenti con la grande danza contemporanea internazionale segneranno il luglio 2007 del Teatro La Fenice. Giovedì 5 luglio alle ore 20.00, serata unica fuori abbonamento, il teatro ospiterà la tappa veneziana della tournée internazionale di PUSH, pluripremiata creazione del coreografo canadese Russell Maliphant interpretata dallo stesso Maliphant e da Sylvie Guillem, da molti considerata come la più grande ballerina della sua generazione, che alle sue interpretazioni classiche come étoile del Ballet de l’Opéra de Paris e come principal guest artist del Royal Ballet di Londra affianca un vivo e costante interesse per la danza contemporanea. Lo spettacolo, prodotto nel 2005 dal teatro Sadler’s Wells di Londra, è composto da tre assoli – Solo per Sylvie Guillem, Shift per Russell Maliphant e Two per Sylvie Guillem – e un passo a due, Push, che dà il titolo alla serata mettendo in risalto il perfetto affiatamento dei due danzatori. Elemento essenziale delle quattro coreografie sono le luci di Michael Hulls che con Maliphant ha realizzato un nuovo linguaggio coreografico basato sull’interazione di luce e movimento. Giovedì 12 luglio alle ore 19.00, con repliche venerdì 13 alle 19.00 e sabato 14 e domenica 15 alle 15.30, andrà in scena in prima esclusiva italiana Água, un lavoro di Pina Bausch ispirato a musiche e atmosfere brasiliane e interpretato dai danzatori del Tanztheater Wuppertal, la compagnia da lei diretta dal 1973. Si conferma così il rapporto privilegiato che unisce la coreografa tedesca alla città di Venezia, iniziato nel 1985 quando primo in Italia il Teatro La Fenice propose nell’arco di un mese una rassegna quasi completa dei suoi spettacoli, proseguito con gli importanti allestimenti di Viktor nel 1992 e Für die Kinder von Gestern, Heute und Morgen nel 2005 e culminato il 20 giugno di quest’anno con il conferimento del Leone d’oro alla carriera nell’ambito del 5. Festival Internazionale di Danza Contemporanea. Le quattro serate di Água, principale appuntamento con il balletto della Stagione di Lirica e Balletto 2007 della Fondazione Teatro La Fenice, sono in abbonamento rispettivamente nei turni A, E, C e B. Informazioni e biglietteria Call center Hellovenezia 041-2424
HUBERT SOUDANT DIRIGE MUSICHE DI SCHUBERT, BERIO E BERLIOZ Venerdì 11 maggio 2007 alle ore 20.00 (turno S), sabato 12 alle 20.00 e domenica 13 alle 17.00 (fuori abbonamento) al Teatro La Fenice il direttore olandese Hubert Soudant tornerà sul podio dell’Orchestra della Fenice per l’undicesimo concerto della Stagione sinfonica 2006-2007 «Incontri». L’Ouverture nello stile italiano D 590 di Franz Schubert aprirà la serata, seguita, nello spirito di «Incontri», da Rendering di Luciano Berio, geniale e poetico «restauro» dei frammenti dell’incompiuta Sinfonia in re dello stesso Schubert. La seconda parte, che vedrà la partecipazione del Coro del Teatro La Fenice diretto da Emanuela Di Pietro, sarà interamente dedicata a musiche di Hector Berlioz (in sostituzione della preannunciata Deutsche Messe di Schubert): i tre Tristia per coro e orchestra op. 18 (Méditation religieuse, La mort d’Ophélie, Marche funèbre pour la dernière scène d’Hamlet) e l’Ouverture del Benvenuto Cellini op. 23. La pomeridiana di domenica 13 è proposta in collaborazione con il Centro di Pastorale Universitaria in occasione dei festeggiamenti per il venticinquesimo anniversario della Casa studentesca Santa Fosca. Composta nel novembre 1817 dopo una rappresentazione viennese del Tancredi di Rossini (citato nel corso dell’Allegro), l’Ouverture nello stile italiano D 590 sarebbe, secondo uno dei primi biografi di Schubert, l’esito di una sorta di scommessa: irritato dagli elogi eccessivi rivolti da un amico alla musica di Rossini, Schubert dichiarò che sarebbe stata per lui cosa facile buttar giù in tempo brevissimo ouvertures del genere in uno stile simile. Nacquero così le Ouvertures D 590 e D 591, con esiti di freschezza, eleganza e sicurezza di scrittura degni della fase conclusiva della sua produzione sinfonica giovanile. Rendering, eseguito per la prima volta dall’orchestra del Concertgebow di Amsterdam nel 1990 (versione definitiva in tre tempi), è il risultato del lavoro di Luciano Berio sui frammenti di una Sinfonia in re maggiore che fu l’ultimo progetto sinfonico di Schubert, brutalmente interrotto dalla morte prematura. Invece di tentare una impossibile e arbitraria ricostruzione, Berio ha operato una sorta di «restauro» degli abbozzi strumentandoli, completandoli e inserendo nelle lacune tra un frammento e l’altro un tessuto connettivo musicale che assume la funzione del muro intonacato nei pezzi perduti di un affresco. Intessuto di materiali schubertiani, fittamente rielaborati in modo da suscitare reminiscenze vaghe, questo «intonaco» è tuttavia manifestamente altra cosa rispetto ai frammenti della sinfonia: annunciato dalla celesta, ne interrompe lo svolgimento ed è sempre caratterizzato da un pianissimo immerso in atmosfere oniriche e «lontane». Esalta la bellezza dei frammenti schubertiani circondandoli di un’aura struggente, facendone percepire poeticamente la distanza dal nostro oggi. Più di qualsiasi altro suo lavoro, Rendering offre uno sguardo intimo e complesso sul rapporto creativo di Berio con i retaggi della storia. I Tristia op. 18 sono una raccolta di tre composizioni scritte da Berlioz tra il 1831 e il 1849 per vari organici e pubblicate nel 1852 in versione definitiva per coro e orchestra. La prima, Méditation religieuse, su un testo del poeta romantico irlandese Thomas Moore tradotto in francese da Louise Belloc, fu composta a Roma, a Villa Medici, durante i 15 melancolici mesi del suo soggiorno italiano come vincitore del Prix de Rome. La seconda e la terza si ispirano invece all’Amleto shakespeariano: La mort d’Ophélie, una delle più caratteristiche e suggestive composizioni brevi di Berlioz, scritta a Londra nel 1848, utilizza come testo una ballata del poeta francese Ernest Legouvé derivata dalle parole con cui nel dramma shakespeariano la regina descrive la morte della «poor Ophelia». La Marche funèbre pour la dernière scène d’Hamlet, composta nel 1844 e ispirata agli ultimi versi della tragedia, pronunciati da Fortebraccio di fronte al cadavere di Amleto, prevede l’utilizzo della grande orchestra con una nutrita sezione di percussioni e con il coro senza parole, utilizzato in funzione timbrica. Nel Benvenuto Cellini, la prima opera di Berlioz, rappresentata all’Opéra di Parigi nel 1838, la tendenza a sfuggire i luoghi comuni della lingua franca dell’opera francese è più che mai evidente. E un universo di infinite sorprese per l’ascoltatore è l’ouverture, composta a opera terminata e spesso riproposta anche nei programmi concertistici nella versione parigina definitiva (ripresa anche a Weimar nel 1856). È chiaro l’intento del compositore di travolgere il suo uditorio attraverso un virtuosismo orchestrale allo stato puro, un’invenzione timbrica che si spinge oltre ogni limite di scrittura tradizionale e un’incredibile ricchezza di effetti strumentali, creati sia con l’aggiunta di strumenti particolari, sia con la spazializzazione dell’orchestra. HUBERT SOUDANT Il direttore d’orchestra olandese Hubert Soudant è stato primo direttore dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo per quasi dieci anni. Molto richiesto a livello mondiale, egli ha consolidato la fama di questa formazione orchestrale dandole una connotazione internazionale soprattutto per le grandi interpretazioni in campo sinfonico. Da settembre 2004 il suo ruolo con l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo è di primo direttore ospite e sempre dall’autunno 2004 è stato nominato direttore principale della Tokyo Symphony Orchestra, oltre ad essere invitato regolarmente come direttore ospite nei principali centri musicali degli Stati Uniti ed Europa. Durante il Festival estivo 2004 di Salisburgo, Hubert Soudant è stato premiato con l’Anello della Città di Salisburgo e la Medaglia d’Oro d’Onore del Land di Salisburgo per il suo contributo artistico alla città . Soudant è nato a Maastricht (Olanda), dove ha studiato prima corno e poi direzione d’orchestra con Jean Fournet. Dopo aver vinto numerosi premi in importanti concorsi internazionali di direzione d’orchestra, tra cui il Von Karajan a Berlino e il Cantelli a Milano, è diventato direttore principale della Nouvel Orchestre Philharmonique de Radio France e dell’Orchestra Sinfonica di Utrecht. La sua brillante carriera internazionale è iniziata come direttore ospite a Parigi, in Germania e come direttore principale dell’Orchestra di Parma, dove nel 1985 è avvenuto il suo debutto lirico. Successivamente ha diretto opere di Verdi e Puccini a Firenze e Bologna. Nel periodo 1985/88 Soudant è stato primo direttore ospite della Melbourne Symphony Orchestra e dal 1994 al 2004 direttore principale dell’Orchestre National des Pays de la Loire. Che si tratti d’opera o di concerti, Hubert Soudant dirige le più prestigiose orchestre europee, tra cui i Berliner Philharmoniker, Bamberger Symphoniker, Wiener Symphoniker. Ha partecipato a festival internazionali quali la Primavera di Praga, Festival di Vienna e il Festival Bruckner di Linz. Nel 1994 Hubert Soudant è stato nominato direttore principale dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo. L’interpretazione originale e brillante che egli ha dato del repertorio mozartiano e di opere del periodo classico viennese ha incontrato il favore di pubblico e critica. Entusiastica è stata la risposta anche alla sua versione del repertorio francese, che ama in modo particolare, come pure delle grandi sinfonie di Bruckner e Mahler. Come direttore lirico, ha riscosso un grande successo non solo con Mozart ma anche, ad esempio, con la Daphne di Richard Strauss. Al Festival di Salisburgo Soudant ha diretto molte splendide matinée dedicate a Mozart, come pure una magnifica Jeanne d’Arc di Honegger alla Grosses Festspielhaus. Molteplici tournée dell’orchestra diretta da Soudant in Europa, Stati Uniti e Giappone hanno ottenuto un’accoglienza trionfale.
HUBERT SOUDANT SOSTITUISCE L€™INDISPOSTO MIKKO FRANCK E DIRIGE AL TEATRO LA FENICE MUSICHE DI MOZART E ÄŒAJKOVSKIJ Sabato 5 maggio 2007 alle ore 20.00 (turno S) e domenica 6 alle 17.00 (turno U) al Teatro La Fenice arriva al suo decimo appuntamento la Stagione sinfonica 2006-2007 «Incontri». Sostituendo l’indisposto Mikko Franck, il direttore olandese Hubert Soudant, per dieci anni direttore principale dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo oltre che ospite regolare delle più importanti orchestre europee, australiane e giapponesi, dirigerà l’Orchestra del Teatro La Fenice in un programma che prevede nella prima parte la Sinfonia n. 29 in la maggiore KV 201 di Wolfgang Amadeus Mozart e nella seconda la Sinfonia n. 6 op. 74, Patetica, di Pëtr Il’ič ÄŒajkovskij, scritta nel 1893 pochi mesi prima della morte. La pomeridiana di domenica 6 maggio rientra nei progetti «La Fenice per la Provincia» (rivolto ai residenti nella provincia di Venezia) e «Giovani a Teatro». La Sinfonia KV 201, composta da Mozart a 18 anni nell’aprile del 1774 dopo il terzo viaggio in Italia (quello del Lucio Silla, 1772-73), ma anche dopo un breve ma determinante soggiorno nella Vienna di Haydn e Gluck effettuato con il padre nell’estate del 1773, è una delle tre grandi sinfonie salisburghesi che segnano l’ingresso del giovane Mozart nell’età adulta. La maturità di questo lavoro, ormai lontano dalle 8 piccole sinfonie d’impronta italiana del 1772, è evidente nella profonda elaborazione tematica che nutre una scrittura di straordinaria scioltezza ed inventività , piena di prodigi timbrici nell’uso di un organico ridotto, limitato ad archi, oboi e corni. La Sesta Sinfonia di ÄŒajkovskij, Patetica, fu composta fra il febbraio e l’agosto del 1893 ed eseguita per la prima volta il 28 ottobre dello stesso anno a San Pietroburgo, nove giorni prima della morte del compositore. Il titolo Patetičeskaja, suggerito dal fratello Modest, va inteso come «piena di emozione appassionata»: ÄŒajkovskij, che la considerava «la migliore e la più sincera di tutte le mie composizioni», alluse a un programma segreto, intensamente personale e autobiografico, che avrebbe ispirato i suoi quattro movimenti: un Allegro non troppo preceduto da un’introduzione Adagio, un Allegro con grazia in 5/4, un vorticoso Allegro molto vivace e il Finale, contro ogni tradizione scritto in tempo lento (Adagio lamentoso). HUBERT SOUDANT Il direttore d’orchestra olandese Hubert Soudant è stato primo direttore dell’Orchestra del Salzburg Mozarteum per quasi dieci anni. Molto richiesto a livello mondiale, egli ha consolidato la fama di questa formazione orchestrale dandole una connotazione internazionale soprattutto per le grandi interpretazioni in campo sinfonico. Da settembre 2004 il suo ruolo con l’Orchestra del Salzburg Mozarteum è di primo direttore ospite e sempre dall’autunno 2004 è stato nominato direttore principale della Tokyo Symphony Orchestra, oltre ad essere invitato regolarmente come direttore ospite nei principali centri musicali degli Stati Uniti ed Europa. Durante il Festival estivo 2004 di Salisburgo, Hubert Soudant è stato premiato con l’Anello della Città di Salisburgo e la Medaglia d’Oro d’Onore del Land di Salisburgo per il suo contributo artistico alla città . Soudant è nato a Maastricht (Olanda), dove ha studiato prima corno e poi direzione d’orchestra con Jean Fournet. Dopo aver vinto numerosi premi in importanti concorsi internazionali di direzione d’orchestra, tra cui il Von Karajan a Berlino e il Cantelli a Milano, è diventato direttore principale della Nouvel Orchestre Philharmonique de Radio France e dell’Orchestra Sinfonica di Utrecht. La sua brillante carriera internazionale è iniziata come direttore ospite a Parigi, in Germania e come direttore principale dell’Orchestra di Parma, dove nel 1985 è avvenuto il suo debutto lirico. Successivamente ha diretto opere di Verdi e Puccini a Firenze e Bologna. Nel periodo 1985/88 Soudant è stato primo direttore ospite della Melbourne Symphony Orchestra e dal 1994 al 2004 direttore principale dell’Orchestre National des Pays de la Loire. Che si tratti d’opera o di concerti, Hubert Soudant dirige le più prestigiose orchestre europee, tra cui i Berliner Philharmoniker, Bamberger Symphoniker, Wiener Symphoniker. Ha partecipato a festival internazionali quali la Primavera di Praga, Festival di Vienna e il Festival Bruckner di Linz. Nel 1994 Hubert Soudant è stato nominato direttore principale dell’Orchestra del Salzburg Mozarteum. L’interpretazione originale e brillante che egli ha dato del repertorio mozartiano e di opere del periodo classico viennese ha incontrato il favore di pubblico e critica. Entusiastica è stata la risposta anche alla sua versione del repertorio francese, che ama in modo particolare, come pure delle grandi Sinfonie di Bruckner e Mahler. Come direttore lirico, ha riscosso un grande successo non solo con Mozart ma anche, ad esempio, con la Daphne di Richard Strauss. Al Festival di Salisburgo Soudant ha diretto molte splendide matinée dedicate a Mozart, come pure una magnifica Jeanne d’Arc di Honegger alla Grosses Festspielhaus. Molteplici tournée dell’orchestra diretta da Soudant in Europa, Stati Uniti e Giappone hanno ottenuto un’accoglienza trionfale.